Come ristrutturare casa con la detrazione fiscale del 50%

Ristrutturare casa richiede non solo una programmazione puntuale di tutte le fasi dedicate ai lavori, ma anche di somme di denaro non indifferenti.

Per questo può essere davvero vantaggioso iniziare la ristrutturazione di casa in un periodo come questo nel quale è possibile usufruire di agevolazioni fiscali edilizie di diverso tipo.

In particolare, grazie all’ultima Legge di stabilità è stato possibile avere accesso alla detrazione fiscale per la ristrutturazione casa del 50% sull’Irpef.

Contenuti di questo articolo

  • Le caratteristiche della detrazione fiscale del 50%
  • A chi si rivolge la detrazione fiscale per la ristrutturazione di casa?
  • Quali sono i benefici delle agevolazioni fiscali in edilizia?
  • Come ottenere la detrazione fiscale per la ristrutturazione di casa?
  • Detrazione 50%: un esempio per ristrutturare 100 metri quadi
  • Come ricevere dei preventivi di ristrutturazione con le detrazioni

Le caratteristiche della detrazione fiscale del 50%

Come prima cosa sarà necessario vedere quali siano le caratteristiche generali della detrazione fiscale del 50% sull’Irpef.

Questa ha limiti a livello sia di spesa sia di tempo, ed in particolare:

  • La spesa massima che si potrà detrarre sarà di 96 mila euro
  • Si potrà recuperare la somma con una suddivisione in dieci rate annuali

Il bonus per le ristrutturazioni edilizie, quindi, è una vera e propria agevolazione fiscale che consente di portare in detrazione, in sede di dichiarazione dei redditi, le spese che siano state sostenute per la ristrutturazione della casa.

Questo tipo di agevolazione fiscale è stata resa originariamente permanente a partire dal gennaio del 2012 tramite il decreto legge 201 del 2011.

Però, nel corso di questi anni è stato possibile notare come si siano applicate delle modifiche rispetto alla originaria detrazione.

Se, infatti, l’agevolazione fiscale prevista era del 36% per le spese di ristrutturazione, fino a 48 mila euro, oggi questo tetto è stato esteso.

Si è, infatti, arrivati alla detrazione per le ristrutturazioni edilizie pari al 50% per un massimale di ben 96 mila euro.

A chi si rivolge la detrazione fiscale per la ristrutturazione di casa?

Oltre a quelle che sono le caratteristiche puramente “monetarie” che regolano l’ottenimento della detrazione fiscale, sarà anche necessario vedere chi possa ottenere effettivamente questo sgravio a livello di beneficiari.

A livello generale, possono usufruire della detrazione del 50% per la ristrutturazione di casa tute le persone fisiche che siano assoggettate al pagamento dell’Irpef, sia nel caso in cui siano residenti sul territorio italiano, sia nel caso in cui non vi risiedano più.

Inoltre, l’agevolazione fiscale per l’edilizia spetta ai proprietari e ai titolari di diritti reali o personali di godimento sull’immobile da ristrutturare. Ovviamente, dovranno anche aver sostenuto le spese per la ristrutturazione in modo da poter dimostrare il pagamento effettuato.

Quindi possono usufruire della detrazione:

  • Il proprietario o nudo proprietario nel caso di un usufrutto
  • Il comodatario, per un comodato d’uso, o l’inquilino, per un contratto di locazione
  • Chi ha l’usufrutto ed anche un familiare convivente

Un altro elemento è costituito dall’intestazione delle fatture e dei bonifici. Infatti, la fattura relativa ai lavori che saranno stati eseguiti dovrà essere intestata ad uno dei soggetti che abbia le caratteristiche appena citate, e lo stesso riguarda per il bonifico. In particolare, per poter dimostrare di aver effettuato il pagamento sarà necessario aver pagato con un metodo tracciabile (come, appunto, il bonifico).

Il metodo di pagamento dovrà essere “parlante” e questo ha due tipi di elementi.

Il primo riguarderà chi avrà effettuato il pagamento: dovranno essere indicati i suoi dati essenziali in modo da poter risalire al fatto che sia stato realmente lui ad effettuare l’esborso di denaro.

Il secondo riguarda il beneficiario del bonifico: bisognerà indicare in chiaro i dati della ditta che abbia effettuato i lavori, con la specifica non solo del nome, ma anche della partita Iva, o codice fiscale.

Infine, sarà essenziale specificare che il bonifico sia stato effettuato proprio per il pagamento legato ad un determinato tipo di ristrutturazione.

Quali sono i benefici delle agevolazioni fiscali in edilizia?

Sicuramente si possono già intuire alcuni di quelli che sono i benefici fondamentali legati alla possibilità di ottenere un’agevolazione fiscale in edilizia, ma ripeterli aiuterà anche a richiedere con maggiore volontà l’agevolazione stessa.

In particolare, il primo tipo di vantaggio sta proprio nella detrazione, che potrà essere pari al 50% del prezzo che sia stato pagato per la ristrutturazione, e potrà arrivare fino a 96 mila euro di spese.

Con una cifra del genere sarà spesso possibile rifare un intero appartamento, quindi moltissime famiglie potranno richiedere la detrazione pur non arrivando neppure alla metà del massimale.

Tuttavia, il tetto di spesa è stato previsto anche per chi decida di effettuare magari spese di ristrutturazione più ampie, o per chi abbia case indipendenti, che possono richiedere lavori ed interventi certamente più incisivi.

Il recupero delle somme spese non può avvenire tutto in una volta, e anche questo, nonostante possa non apparire così, sarà un vantaggio.

Infatti, la maggior parte dei soggetti che si occupi di pagare l’Irpef si troverà ogni anno a pagare al massimo alcune migliaia di euro.

Non suddividere il recupero negli anni farebbe andare sprecato il valore della detrazione mentre, in questo caso, sarà possibile usufruirne per un massimo di 10 anni.

Inoltre, bisogna specificare che con il nuovo Decreto Legge Rilancio del 2020 sarà possibile avere una percentuale ancora più ampia di detrazione.

Si tratta, infatti, della percentuale del 110% per le spese sostenute dal luglio del 2020 fino al dicembre del 2021. Questo può accadere nel caso in cui le attività di ristrutturazione vadano ad intervenire anche sulla classe energetica dell’immobile.

Ad esempio, si potrà ottenere la super detrazione nel caso in cui si riesca a rendere più efficiente il riscaldamento di casa, oppure si cambino gli infissi o si passi ad un impianto di raffreddamento che limiti gli sprechi.

Un altro intervento molto diffuso è quello del cappotto esterno: combinando questo con la ristrutturazione di casa sarà possibile ottenere una percentuale del 110%.

Infatti, sarà sempre necessario avere il così detto “intervento trainante” per poter ottenere la detrazione prevista.

Oltre al super bonus previsto per l’ecobonus sarà possibile usufruire di ulteriori detrazioni in vigore per chi si occupi di ristrutturare casa, come accade per il Bonus Mobili.

Questo consente di avere una detrazione fiscale al 50% per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici che appartengano ad una classe energetica elevata. La detrazione, così come si può capire con riferimento all’argomento di questa guida, si potrà ottenere solamente se gli elettrodomestici saranno acquistati con un legame rispetto alla ristrutturazione.

Quindi, si può dire che è possibile ristrutturare casa, rifare l’impianto di condizionamento e cambiare anche gli elettrodomestici, come il frigorifero e il forno, arrivando ad ottenere vantaggiose detrazioni fiscali.

Come ottenere la detrazione fiscale per la ristrutturazione di casa?

Oggi ottenere la detrazione fiscale per gli interventi di ristrutturazione di casa è diventato più semplice rispetto al passato.

In particolare, gli adempimenti richiesti in questi casi dovranno seguire le regole indicate di seguito:

  • Dal 14 maggio 2011 non sarà più necessario inviare la dichiarazione di inizio lavori al centro operativo dell’Agenzia delle Entrate
  • Dal 14 maggio 2011 non è più necessario indicare il costo della manodopera “in chiaro” all’interno della fattura che viene emessa dall’impresa che esegue i lavori
  • Si dovranno indicare nella dichiarazione dei redditi i dati catastali identificativi dell’immobile per il quale si siano effettuati gli interventi di ristrutturazione
  • E’ necessario che i pagamenti siano effettuati trami bonifico bancario o postale per poter dimostrare di aver effettuato la ristrutturazione, e di aver effettivamente pagato i costi indicati

Detrazione 50%: un esempio di una ristrutturazione per 100 mq

A questo punto, per chiarire ancora meglio come poter ottenere la detrazione del 50% rispetto alle cifre che saranno state pagate si potrà fare un esempio pratico.

Si prenderà in considerazione un appartamento di 100 metri quadri, con un preventivo di spesa per i lavori pari a 100 mila euro.

Esempio di una Ristrutturazione Casa 100 mq con Detrazione 50% e massimale 96.000 euro:

  • Costo dei Lavori: 100.000 euro
  • Importo massimo Detraibile: 96.000 euro
  • Detrazione 50% su importo detraibile: 48.000 euro
  • Costo finale della ristrutturazione di casa: 52.000 euro
  • Risparmio finale del 48%

Ora sarà possibile vedere anche l’esempio relativo ad una casa di 100 metri quadri per la quale si possa arrivare al massimo alla detrazione pari al 36%.

Esempio di una Ristrutturazione Casa 100 mq con Detrazione 36% e massimale 48.000 euro:

  • Costo dei Lavori: 100.000 euro
  • Importo massimo Detraibile: 48.000 euro
  • Detrazione 36% su importo detraibile: 17.280 euro
  • Costo finale della ristrutturazione di casa: 82.720 euro
  • Risparmio finale del 17%

Come si può notare, con la detrazione del 50%, rispetto a quella del 36%, si ha una grande differenza a livello di costi, infatti, con la detrazione precedente si andrebbero a perdere quasi 30 mila euro di detrazione che, invece, saranno recuperabili con le attuali regole.

Come ricevere dei preventivi di ristrutturazione con le detrazioni

Per capire al meglio come muoversi sarà necessario, a questo punto, rivolgersi a degli esperti.

Sarà fondamentale richiedere un preventivo per la ristrutturazione della propria casa, e non solo. Un’impresa di costruzioni seria sarà non solo in grado di fornire il semplice preventivo, ma anche l’indicazione relativa ai passaggi per arrivare ad ottenere la detrazione.

Ecco perché, fin dall’inizio, si dovrà fare presente questa esigenza, e sarà anche necessario richiedere più di un preventivo per poterli confrontare.

 

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